Drawings by D.Caruso
32pp.
13x19cm
8 color RISO
Published for D.Caruso MEMORY LANE solo show @STUDIOFERRARI Bologna
20€+shipping
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Views and text from “MEMORY LANE” show at STUDIOFERRARI
ITA
Memory Lane è la via dove i pupotti flashano e i colori sbrangano. I pupazzi sparapazzano il graffitismo e godono del loro essere lavoro. In fondo alla corsia è la fine.
Gridi striduli e goffi, dei tonfi in lontananza rimbalzano
e delle risate si ripetono teatrali. I dadi che rotolano sono una costante. 1-2-3-4-5-6. C’è qualche pupacco che li impila lì, ma senza successo. Le basse vibre ottiche li fanno rotolare in continuazione.
– Rosso! Verde! Giallo!
– Ma il mio doppia-stella Hi-hi... ti batte... Hi-hi!
La vernice spray di sottomarca dei ferramenta impesta l’aria e solo tu sembri soffrirne la tanfa acuta. È un fertilizzante per pupi. Pupazzoli. Per pupottoli che hanno le narici bruciate dai clorofluorocarburi, ad alcuni dei quali poi è anche caduto il naserello. Ad altri i canali olfattivi si sono fusi in uno solo. Abuso.
Inalano il gas e ridono in modo macabro come su un pessimo palco di periferia, ma nessuno li guarda, stupidi NPC.
– Il concentrazionismo di questo fazionismo arioso non è abbastanza!
– E staccati da quelo monitorismo!
*il rumore della WLAN che si sconnette dalla rete*
Reparto natale dell’ospedale A.Gabrenti di Calermati (ZZ). I bimbi ridono e pastrocchiano sulle paretali. I loro genitori non sono mai più venuti a prenderli. L’infermieristica ribadisce annoiata che lì non possono stare e che i giocattoli non basteranno mai per tutti mentre i colori a cera vengono digeriti e colorano di blu e verde gli interni dei cessi. Sono grassi, e dal bianco non si levano. Parietali scritturate e graffiate da pastelli oleosi e viscidi. Ma forse è solo una visione e i poppanti non sono davvero. Sono solo per finta.
He-he-he
ENG
Memory Lane is the pathway where puppets come alive and colors vividly burst. These figurines playfully engage with graffiti, basking in their artistic existence. At the lane's end, all concludes.
Piercing, awkward shouts echo, while distant thuds and theatrical laughter continuously resonate. The tumbling dice remain a consistent feature. 1-2-3-4-5-6. There's an attempt by a puppet to stack them, but in vain, as subtle optical vibrations keep them rolling incessantly.
– Red! Green! Yellow! – Yet, my double-star, Hi-hi... outshines you... Hi-hi!
Subpar spray paints from hardware stores taint the air, and seemingly only you endure its poignant scent. It acts as a catalyst for these tiny beings. Little puppets, with some having their nostrils scorched by chlorofluorocarbons. A few even lost their noses, while others' olfactory channels have merged into one. Excess.
Breathing in the fumes, they laugh hauntingly, reminiscent of a shoddy suburban performance. Yet, they remain unnoticed, these oblivious NPCs.
– The intensity of this breezy factionalism isn't sufficient!
– And detach from that screen fixation!
*the sound of the WLAN disconnecting from the network*
Christmas Ward of A.Gabrenti Hospital in Calermati (ZZ). Children laugh and doodle on the walls. Their parents never returned for them. Nurses, in their monotony, reiterate that the kids can't remain there and toys will never suffice for all. Meanwhile, crayon hues are ingested, painting the insides of restrooms in shades of blue and green. These marks are stubborn, resisting removal from the pristine white. The walls bear writings and scratches from greasy, slick crayons. Perhaps, this is but a vision, and these infants aren't real; they exist merely in pretense.